“Poetroniche”. Una parola inventata da Gianni Toti: incontro fra poesia e arti elettroniche. Omaggio all’artista e filo rosso di un percorso in cui cinema e video “oltre” da tutto il mondo raccontano l’identità e l’esilio, il lavoro e le città, il viaggio e il terrorismo, i disastri della guerra, e lo fanno con capacità di spiazzamento, punti di vista obliqui, decostruzione degli stereotipi, invenzioni visive e sonore. Poemi ecologici, paesaggi cubisti, danza e musica sospese fra tradizione e innovazione,  ritratti di artisti e di luoghi, universi surreali e grotteschi, sinfonie visive, ombre, sospensioni di senso, attese, rovesciamenti, clip politici, stralunate performance, riletture dell’universo mediatico, dalla foto al film alle ultime tecnologie. Accanto alle opere, monografie (Christine De La Garenne), il “focus” sui laboratori delle immagini di domani - scuole e accademie europee - ; l’omaggio a grandi pionieri della sperimentazione cinematografica (Peter Kubelka, Paolo Gioli), il documentario fra storia e animazione, le proposte video selezionate da Barcellona e Bruxelles e le novità editoriali in DVD (Studio Azzurro); l’innovativa serie di “intermezzi” della TV svizzera, i percorsi video-musicali. Schede critiche delle opere e degli eventi, informazioni sugli autori, testi inediti, teorici e di approfondimento, foto: lo stato di salute e di resistenza dell’arte poetronica.