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TECHNE III

III EDIZIONE

FRA ARTE E TECNOLOGIA

L'IMMAGINE INFINITA. SCHERMI, VISIONI , AZIONI

Alicia Martín - Políglotas

28 ottobre 2005 - 14 maggio 2006

Mappa di un percorso multisensoriale

Un luogo, anzi più luoghi, dove arte e tecnologia si incontrano. Senza esasperazioni. Cosi mi piace definire TECHNE

Qualunque selezione è, per definizione, arbitraria; e parziale, nel senso che esclude molto più di quanto non comprenda. Quello che qui proponiamo è un percorso, ampio ma necessariamente non esaustivo su quell’arte che basa sulla tecnologia la sua capacità di comunicazione; e il cui risultato finale è, nelle sue infinite possibili contaminazioni tra espressioni artistiche, la videoistallazione, ovvero l’uso del video oltre lo schermo, oltre la sua cornice naturale. Ovvio che dietro l’immagine video, ma anche davanti, insomma, ovunque, vi sia il digitale dal quale nulla e nessuno può permettersi,oggi, di prescindere. Ed è sicuramente vero, come dice bene Antonio Caronia nell’intervento che segue che “quando gli schermi si moltiplicano, vuol dire che essi realizzano sempre meno l’esistenza di uno spazio altro: una rappresentazione ripetuta e ramificata nell’esperienza quotidiana è sempre meno rappresentazione, e sempre più elemento dell’esperienza.” Tuttavia, se è vero che l’arte è sempre più contaminazione, che non esiste più confine tra ciò che si vede e ciò che si sente, tra l’opera e lo spettatore, è pur vero che il baricentro di questa mostra è ancora l’immagine: fuori dallo schermo, moltiplicata, interattiva, negata, mixata, shakerata, ma pur sempre immagine.

Al centro dello Spazio Oberdan Bill Viola che con Ascension, proposto per la prima volta al pubblico italiano, continua la sua rigorosa riflessione sul rapporto uomo/natura, sul concetto di vita come percorso/viaggio che vedrà la sua apoteosi nel monumentale e straordinario Going forth by day prodotto dal Guggenheim –chissà se un giorno sarà possibile proporre a Milano un opera di tali dimensioni e di tanto impegno?

Nelle altre sale dello Spazio la mostra propone otto opere, equamente suddivise, a rappresentare lo stato dell’arte, in quattro interattive (Phases di AGONm.otu di Mario Canali, Demolição di Luiz Duva, Capriccio Spaziale di  Media_FORMASUONO) incentrate sul suono, sul movimento, sull’emotività, sulla forza, e quattro (Il mondo di oggi. Qual è la prima parola che ti viene in mente quando pensi al mondo d’oggi? di  A. Bussanich, Dinner Party di T. Flaxton, L’ultima cena di A. Sachsenmaier, Spoon River di A. Amaducci) che usano il video per mettere a nudo paure, occulte coazioni, interferenze di generi, comportamenti codificati…

Studio Azzurro marca il confine tra il “ dentro” e il “fuori” dello Spazio Oberdan con le figure simboliche di Dove va tutta 'sta gente? che si arrampicano sulle vetrate  cercando di entrare/uscire a simboleggiare un mondo in disequilibrio come il nostro.

Perché oltre l’Oberdan, la mostra continua nell’area metropolitana: gli Istituti Culturali Europei attivi Milano ospitano ciascuno una o più opere di artisti video dei rispettivi paesi nei propri spazi (Clockwork for Oracles di U.Rondinone, Chat perché/Immemory  di C. Marker, Existenz Sucht di C. Peintner, Políglotas. Una historia de libros di A. Martín) – e chi non dispone di spazi adeguati ha fattivamente collaborato affinché un “suo” artista fosse presente all’Oberdan – come a suggerire che il percorso è iniziato, che, dato un punto di partenza, ne discendono, naturalmente, i potenziali sviluppi, che altri ancora, già programmati, seguiranno, come Tableau vivant, magic flute di  A. Amadori alla Bicocca o la “Personale” di Mario Canali a Monza. E che ormai, dopo tre edizioni di Teche, dopo quest’ultima soprattutto, la macchina è avviata; altri luoghi, altre voci altre possibilità qui inevitabilmente trascurate – ne siamo consapevoli e ce ne dispiace- seguiranno per quello spettatore/attore nel suo percorso nell’arte contemporanea, tecnologica e digitale.

Romano Fattorossi 

SEDI ESPOSITIVE

Spazio Oberdan
28 Ottobre 2005 - 26 Febbraio 2006
V.le Vittorio Veneto, 2 (angolo P.zza Oberdan), Milano

Arengario Monza
16 marzo 2006 - 14 maggio 2006
Monza
 
Centre Culturel Français
13-22 dicembre 2005, 9-13 gennaio 2006
Corso Magenta 63, Milano

Centro Culturale Svizzero
10-26 novembre 2005
Via Vecchio Politecnico 3, Milano

Forum Austriaco di Cultura
11 novembre - 14 dicembre 2005
Piazza del Liberty, 8, Milano

Hangar Bicocca
19 - 22 febbraio 2006
Milano Bicocca

Istituto Cervantes Galleria d'Arte
16 novembre 2005 - 15 gennaio 2006
Via Dante, 12, Milano

INCONTRI
7 novembre 2005 - 14 febbraio 2006
Spazio Oberdan, ore 18

COMUNICATO STAMPA

Scarica il pdf de

L'arte nell'era della producibilità digitale

Scarica il comunicato stampa in pdf

Mostra ideata e organizzata da Aiace-Invideo | Curatore: Romano Fattorossi | Responsabile tecnologie: Italvideo | Traduzioni in inglese: Patricia Hampton, John Young | Segreteria: Elisa Gattarossa, Silvia Scaravaggi |Ufficio stampa: Aigor | Exhibit, Graphic design: A+G Achilli Ghizzardi Associati | Catalogo a cura di: Antonio Caronia | Redazione: Valentina di Prisco | Documentazione: Elisa Gattarossa, Silvia Scaravaggi | Graphic design: Elisabetta Resconi (A+G Achilli Ghizzardi Associati)